Si può stimolare in modo naturale?
Vediamo di capire il ruolo di questo importante ormone.
Spesso quando ci si iscrive in palestra, uno dei principali obbiettivi è quello di ottenere più muscoli. Le motivazioni sono varie:
- 1) Per diventare più forti.
- 2) Per migliorare le prestazioni nello sport che si pratica.
- 3) Per dimagrire.
- 4) Per stare in forma.
- 5) Per socializzare.
- 6) Semplicemente per fini estetici.
Più muscoli significano sudore e dedizione negli allenamenti, ma spesso i risultati che si possono ottenere con l’allenamento sono limitati dalla quantità di ormoni che il nostro corpo riesce a produrre. Quando si ricercano più muscoli, tra gli ormoni, il testosterone è senza dubbio uno dei più determinanti. Il testosterone è l’ormone maschile per eccellenza ed ha un ruolo fondamentale nel fornire il benessere generale al nostro corpo, sia dal punto di vista fisico, sia psicologico.
Il testosterone agisce in vari modi: è responsabile della sintesi proteica, dona vigore ai muscoli, permette la concentrazione e la motivazione, induce la competizione e soprattutto influisce sull’attività sessuale.
I livelli di testosterone di ogni individuo dipendono principalmente da caratteristiche genetiche e morfologiche, dall’ alimentazione, dall’ allenamento, dall’ assunzione di farmaci e naturalmente dall’età (dopo i 30 anni per esempio, la produzione di testosterone cala di circa l’1% ogni anno).
I livelli di testosterone calano però per qualsiasi individuo, soprattutto quando ci si trova in condizioni di stress.
Lo stress è una risposta che il nostro organismo induce a seguito di alterazioni dell’omeostasi a causa di determinati fattori, di tipo interno o esterno. Il nostro comportamento ha un effetto specifico sul cervello e la specifica struttura e biochimica cerebrale ha a sua volta un effetto sul nostro comportamento.
Le funzioni della corteccia cerebrale a loro volta influenzano il Sistema Nervoso in tutta la sua strutturazione e questo interagisce con il Sistema Immunitario e con il Sistema Endocrino.
Fattori psicologico-comportamentali, in condizioni di stress, possono alterare la risposta immunologica e predisporre quindi all’insorgenza di malattie acuta o alla persistenza di patologie croniche.
Viceversa, riuscire a ridurre lo stress permette di riequilibrare il Sistema Immunitario e deve necessariamente far parte di quelle strategie rivolte ad un miglioramento delle nostre condizioni psico-fisiche e al rinforzo delle nostre difese immunitarie.
Da evidenziare poi che se lo stress diventa cronico è provatamente implicato in patologie quali infarto, ipertensione, infezioni virali e batteriche, patologie autoimmuni, depressione, infertilità, ovvero nella maggior parte delle patologie che affliggono oggi la nostra società. Quando siamo stressati, specialmente per periodi prolungati, il corpo risponde “bruciando” vitamine e minerali, causando cali d’attenzione, riduzioni del desiderio sessuale, disturbi del sonno, fatica, tensioni muscolari e difficoltà nella coordinazione dei movimenti con aumento significativo delle possibilità di infortunio. Lo stress causa inoltre un abbassamento delle difese immunitarie e la conseguente predisposizione alle malattie. Lo stress può essere dovuto a varie cause come difficoltà nell’ambito lavorativo, problemi familiari, delusioni amorose, allenamenti eccessivi, diete troppo restrittive, ecc. Se il testosterone è tanto importante per avere più muscoli e cala proprio quando si è stressati, considerato che la vita al giorno d’oggi, è di certo fin troppo stressante, a questo punto, sorge una domanda: “è possibile aumentare i livelli di testosterone in modo naturale, senza effetti collaterali, per avere più muscoli e meno stress?“. La risposta secondo diversi studi sembrerebbe essere “sì” e l’ aiuto potrebbe arrivare dalle piante, in modo particolare dal Tribulus Terrestris. Quest’ultimo è una pianta appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae ed è ben noto alla medicina Ayurvedica, per le sue innumerevoli proprietà. Fin dall’antichità il tribulus terrestris è stato utilizzato in Cina e in India come rimedio all’infertilità maschile.
Sebbene il Tribulus terrestris sia stato usato per decenni nel trattamento dell’impotenza e dell’infertilità maschile, nessuno aveva realmente capito come funzionasse almeno fino ai primi anni del 1980.
Furono Infatti i ricercatori dell’Istituto di ricerca di Sofia in Bulgaria, ad iniziare a studiare gli effetti biologici di questa potente pianta. I ricercatori scoprirono che il Tribulus terrestris poteva avere la capacità di aumentare la produzione di testosterone naturale aumentando i livelli nel sangue dell’ormone luteinizzante (LH), un ormone pituitario responsabile della regolazione dei livelli ormonali. In realtà l’LH è importante proprio perché “accende” la produzione naturale di testosterone. Il tribulus terrestris agisce a livello della ghiandola pituitaria stimolando la produzione dell’ LH che a sua volta, è in grado di incrementare il livello di testosterone nei testicoli.
Si arrivò a questa conclusione quando, dopo aver somministrato del Tribulus terrestris ad un gruppo di persone che manifestavano impotenza (per bassi livelli di testosterone), si riscontrarono un incremento degli spermatozoi ed un aumento del desiderio sessuale, con un complessivo miglioramento del quadro patologico.
Uno degli studi dell’Istituto di ricerca di Sofia rivelò che una dose di 750 mg di Tribulus terrestris data a uomini sani riusciva ad incrementare il loro LH del 72% in media, di conseguenza aumentando i loro livelli di testosterone fino al 41%.
Successivamente per le sue caratteristiche tonico-energizzanti-anabolizzanti, il Tribulus terrestris venne utilizzato anche nella pratica sportiva, per aumentare le prestazioni degli atleti. Il Tribulus terrestris ha la capacità di aiutare l’organismo, rendendolo più efficiente, grazie a particolari sostanze in esso contenute: le saponine (in particolare la protodioscina).
Il Tribulus terrestris fa parte delle cosiddette piante “adattogene”, termine usato per indicare gli agenti che riducono gli effetti negativi indotti dallo stress fisico e mentale.
Pare che l’utilizzo del tribulus terrestris sia particolarmente efficace nell’aumentare in modo naturale i livelli di testosterone
di persone che presentano stati di stress e/o in presenza di sovrallenamento.
Questo particolare è molto importante.
Sappiamo bene come lo stress ed il sovrallenamento siano condizioni assai temute dagli atleti dato che comportano fasi di stallo e di calo delle performance, vanificando gli sforzi e dilatando i tempi necessari al raggiungimento degli obbiettivi. Molti atleti utilizzando un integratore di Tribulus terrestris, hanno ottenuto aumenti di forza significativi durante le sessioni di allenamento, quindi più muscoli e una maggiore lucidità nel corso della giornata.
Il Tribulus terrestris può essere associato anche ad altre sostanze che possono contribuire alla riduzione dello stress e che possono svolgere un’azione sinergica con le saponine.
Esistono infatti integratori che oltre al Tribulus terrestris contengono cofattori minerali come zinco, magnesio e calcio. E’ interessante l’associazione del Tribulus terrestris con lo zinco, vista la sua correlazione con il testosterone.
In condizioni di stress i livelli di zinco calano a causa della sua escrezione attraverso le urine.
Bassi livelli di zinco nel corpo riducono la sintesi proteica in quanto diminuisce anche il livello di testosterone. Per questo, in caso di stress, aumentare il fabbisogno di zinco è molto utile.
Se nel prodotto che si assume, oltre allo zinco, vi è la presenza di magnesio e di calcio, si possono ottenere diminuzione degli stati d’ansia, riduzione del senso di stanchezza, attenuazione del nervosismo e miglioramento della qualità del sonno e della capacità
cardiovascolare.
L’associazione calcio-magnesio contribuisce a regolare la formazione delle proteine muscolari e a produrre energia sia nel metabolismo anaerobico, sia in quello aerobico.
Il Tribulus terrestris può essere associato anche a cofattori vitaminici come la vitamina E che oltre ad avere potere antiossidante rafforza il sistema immunitario, o le vitamine del gruppo B per esempio la B6 che interviene nel metabolismo di proteine, grassi e carboidrati, è essenziale per la salute il sistema nervoso ed è un moderatore degli ormoni steroidei.
Spesso poi il Tribulus terrestris può essere associato anche ad amminoacidi come arginina, metionina, ornitina e triptofano che ne potenziano l’effetto anabolizzante, soprattutto se somministrate alla sera.
Queste associazioni, nel loro insieme denominate “pool”, si dimostrano molto vantaggiose perchè permettono la costituzione di integratori che in un unico prodotto beneficiano della sinergia e dei meccanismi d’azione di varie sostanze.
Essendo il Tribulus terrestris in grado di agire a livello endocrino sull’ individuo, può essere utile la sua ciclizzazione, per un periodo variabile dalle 6 alle 8 settimane, seguito da uno stacco di circa un mese.
L’assunzione di un integratore a base di Tribulus terrestris, potrebbe prevedere
la ripartizione in 3-4 volte al giorno durante i pasti, dato che l’effetto delle saponine nel circolo sanguigno ha una vita breve.
L’ultima assunzione potrebbe avvenire la sera prima di coricarsi, per almeno due ragioni:
- 1) per stimolare la produzione notturna di testosterone che raggiunge il suo picco tra le 2 e le 3 del mattino
- 2) perchè pare che il tribulus terrestris abbia un’influenza anche sul GH (ormone della crescita) che come risaputo raggiunge la sua fase di picco intorno alla mezzanotte.
Gli effetti benefici del tribulus terrestris però non si esauriscono qui, infatti ha anche proprietà diuretiche, antiossidanti e persino di purificazione sanguigna. Alla luce di tutte queste osservazioni, possiamo concludere affermando che il tribulus terrestris è senza dubbio una pianta affascinante che può essere apprezzata, soprattutto per l’assenza di effetti collaterali, sia da chi pratica sport e necessita di stare sempre al top della forma, sia da tutte quelle persone che si trovano a dover affrontare periodi di intenso affaticamento psico-fisico.
Il Tribulus può essere l’ideale per gli “over 40” ovvero per coloro che col passare degli anni vanno incontro ad un calo fisiologico di testosterone ma non vogliono rinunciare ad avere un corpo tonico e buone prestazioni.
Bibliografia
S. Milanov et al., “Tribestan Effect on the Concentration of Some Hormones in Serum of Healthy Subjects”, 1981.
Vankov, S. “Apropos of Tribestan pharmacology”. Scientific-technical Report, 1980.
Protich, M., D. Tsvetkov, B. Nalbanski, R. Stanislavov, M. Katsarova. Clinical trial of Tribestan in infertile males. Scientific-technical Report, 1981.
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