La glutammina non è un aminoacido essenziale, ma se l’organismo viene sollecitato da situazioni che alterano il normale funzionamento metabolico, come accade quando si fa’ attività fisica, diventa fondamentale perché l’organismo ne consuma in quantità maggiori. E’ uno degli aminoacidi maggiormente presenti nel muscolo. La glutammina è presente in grandi quantità nel corpo umano e soprattutto nel tessuto muscolare è l’aminoacido predominante nel liquido cefalorachidiano e nel sangue.
Durante l’allenamento e nelle fasi di stress in generale il nostro corpo ne richiede una quantità maggiore
La glutammina ha molteplici propietà benefiche, tra cui:
- rinforza il sistema immunitario
- è precursore della sintesi aminoacidica
- fornisce energia
- aumenta il volume cellulare muscolare
In un recente test U.S.A., sette atleti sottoposti ad esercizio anaerobico hanno mostrato una perdita del 45% di glutammina nel sangue, comparata ai loro livelli pre-esercizio.
Gli stessi atleti sottoposti ad un esercizio di tipo aerobico hanno mostrato una perdita di glutammina del 50%.
Dati che meritano di sicuro una riflessione e ci fanno capire perché gli atleti integrano con integratori a base di glutammina.
In un test successivo, nove atleti hanno assunto una bevanda contenente due grammi di glutammina o un’altra bevanda placebo. Per gli atleti che hanno assunto la glutammina il risultato è stato un aumento del 12% i livelli di bicarbonato (neutralizzatore dei sottoprodotti acidi dell’esercizio fisico).
La glutammina possiede quindi un’azione disintossicante infatti riduce gli acidi in eccesso e aiuta a smaltire le tossine accumulate nell’allenamento; aumenta il volume delle cellule muscolari, pompandovi acqua all’interno (la cosiddetta idratazione) e trascinandovi anche altri nutrienti ed elettroliti. Questi facilitano ed accelerano tutti i processi biochimici ed anabolici che si stanno svolgendo al loro interno, migliorandone le funzioni, l’efficienza energetica ed il metabolismo generale.
Inoltre la glutammina ha anche azione:
- Epato-protettiva
- Anti-infiammatoria
- Antidolorifica
- Anticatabolica (azione maggiore)
- Energetica
- Permette un innalzamento della soglia di fatica
- Migliora la concentrazione mentale
- Migliora la produzione dell’ormone della crescita ( che favorisce il dimagrimento)
La glutammina attraversa facilmente la barriera ematoencefalica una volta nel cervello, può essere trasformata in acido glutammico che risulta essere un ottimo carburante cerebrale, in grado di mantenere lucidità e prontezza di riflessi anche durante lo svolgimento di attività fisica o in situazioni di stress psico-fisico.
Gioca un importante ruolo nel processo di sintesi dei neurotrasmettitori cerebrali.
Nel cervello la glutammina agisce anche sul centro della fame dando un senso di sazietà, è in grado di elevare i livelli di ormone della crescita (GH) e quindi di favorire il dimagrimento in modo indiretto.
Rinforza le difese immunitarie dell’organismo, stimolando direttamente gli immunociti. Evita il sovra allenamento, favorisce lunghi e continui allenamenti seguiti da ridotti o nulli periodi di recupero.
È la fonte preferenziale di energia per la rapida suddivisione di cellule come gli enterociti (cellule intestinali) ed i linfociti (globuli bianchi).
La glutammina agisce da regolatore della gluconeogenesi (formazione di glucosio a partire da altri substrati).
La somministrazione di glutammina, porta ad una conversione in glucosio senza provocare alterazioni nel profilo dell’insulina e del glucagone, i due principali ormoni (tra loro antagonisti) coinvolti nella fine regolazione del glucosio ematico.
Alcuni studi hanno evidenziato che, purtroppo, fra il 50% e l’85% della glutammina introdotta oralmente, non raggiunge il flusso sanguigno. La glutammina peptide può agire come ottimizzatore dell’assorbimento di glutammina e risparmiatore della stessa, consentendone un maggior passaggio nel flusso sanguigno e quindi un più probabile utilizzo da parte dei muscoli. Infatti i peptidi di glutammina oltre a rendere più stabile questo amminoacido in soluzione acquosa (si degrada meno facilmente in acido glutammico e ione ammonio perdendo la sua efficacia), sono molto assimilabili. L’ornitina alfa-ketoglutarato (OKG) ha funzione risparmiatrice della glutammina in quanto le cellule intestinali sono “golose” dell’acido alfa-ketoglutarico (AKG) che costituisce questa molecola, consentendo alla glutammina di raggiungere le fibre muscolari, permettendone un’azione mirata. Quindi un integratore che abbia i diversi composti prima citati avrà maggiore possibilità di essere efficace, e di fare si che la glutammina venga utilizzata per la giusta finalità.
Le modalità di assunzione sono diverse e anche in relazione all’obiettivo.
Per esempio per rinforzare le difese immunitarie pare che molteplici assunzioni durante la giornata diano un maggiore risultato.
Per quanto riguarda invece la funzione “volumizzante” e anticatabolica della glutammina l’assunzione è preferibile prima dell’allenamento, magari associati ad altri principi attivi ideali per un pre-workout, come per esempio la creatina, l’arginina, la beta alanina e un pool di zuccheri con diverso valore di destrosio equivalenti. Personalmente non credo nei prodotti pre confezionati da assumere prima o dopo l’allenamento. Ritengo che ognuno (sempre coadiuvato da un consulente per la salute) debba scegliere i principi attivi a cui risponde meglio e nelle dosi che ottimizzano la sostanza medesima. Nei prodotti già pronti, per questioni di marketing è possibile che certi costituenti siano sotto dosati, e che gli zuccheri in genere siano in alta percentuale (in alcuni prodotti arrivano al 70%, vengano fatti pagare come aminoacidi).
Concludendo ritengo che la glutammina sia ottimale sia per chi si allena, ma anche per chi affronta diete ipocaloriche e periodi di stress (causati da studio, lavoro, etc..).
I contenuti degli articoli non devono sostituirsi alle indicazioni del professionista che ha in cura il lettore. Nel caso l’articolo tratti di principi attivi utilizzati negli integratori le diverse modalità di assunzione che potrebbero essere dedotte dagli articoli sono prettamente a scopo scientifico divulgativo (si tratta di studi scientifici, approfondimenti, esperienze personali di atleti e professionisti del settore) e quindi non vanno presi come riferimento pratico.Gli integratori (salvo diversa prescrizione di professionista) vanno utilizzati secondo la posologia riportata in etichetta.
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